La maschera della morte rossa

 

(1842)

 

 

 

Il principe Prospero è un sovrano fiero e temerario che tenta di fuggire la pestilenza che si sta abbattendo sul suo popolo rinchiudendosi nel suo castello, in totale isolamento dal resto del mondo, in compagnia di un migliaio tra nobili e amici fidati, sperando così di evitare il contagio.

La loro sfacciataggine non ha confini, essi si fanno addirittura beffa dei poveri appestati e dei moribondi festeggiando con balli in maschera e ricevimenti sfarzosi, mentre al di fuori delle mura la morte scivola silenziosa ma inarrestabile di casa in casa.

Questo racconto di Poe è molto breve, forse uno dei più brevi che abbia scritto, eppure non posso fare altro che consigliarlo a chi si accosta a questo scrittore per la prima volta, racchiude in se stesso la vera essenza dell'autore, ne esalta il genio creativo e ne sublima l'estro di scrittore gotico.

La figura con la maschera ovviamente può avere molti significati, leggendo la storia credo che molte persone ne trarranno una morale diversa dalla mia, ma quando ho letto le ultime frasi di questa macabra novella non ho potuto far a meno di pensare a 'A livella di Totò.

 

 

 

Phenomena