di Paul Norman (1995)

 

 

Il piccolo Gregory, ragazzino appassionato degustatore di gelati, è testimone dell’omicidio del gelataio di quartiere, rimanendo fortemente traumatizzato dall’esperienza.

Passano gli anni e Gregory (Clint Howard), ormai adulto, esce finalmente dall’ospedale psichiatrico in cui era stato rinchiuso in seguito al forte trauma subito, e, neanche a dirlo, si mette a fare il gelataio. I ragazzini del quartiere accorrono felici al gioioso richiamo del camioncino di Gregory, ma allo stesso tempo alcuni dei residenti, compreso il padre di uno dei ragazzi, cominciano a sparire.

Nel frattempo il gelataio, che smembra i cadaveri e li fa finire nell’impasto del gelato che verrà venduto l’indomani, si stabilisce nel giardino dell’infermiera Warton (Olivia Hussey), la quale gli permette di vivere in una fatiscente roulotte in cambio di frequenti ed abbondanti forniture di gelato.

La donna, che ha seguito Gregory nel suo percorso di recupero in manicomio, ritiene che sia completamento guarito e perfettamente sano di mente, definendolo spesso come ‘’Un bravo ragazzo’’, anche quando a farne le spese sarà il suo fedele cagnolino..

I gusti del terrore (Ice cream man nella versione originale) è stato trasmesso per la prima volta da Italia 1 nel 1996 durante una delle memorabili serate estive di Notte Horror, storica rassegna televisiva dedicata al cinema del brivido.

Sorvolando sul curriculum del regista (che proviene dal porno) possiamo tranquillamente classificare questo film come un grottesco horror di serie C destinato ai ragazzini (forse gli unici che troveranno qualcosa di spaventoso in questa boiata clamorosa), strutturato sulla falsariga di IT di Tommy Lee Wallace.

Sono proprio i bambini, come accade appunto nel film di Wallace, i soli ad accorgersi che qualcosa non va in Gregory, mentre gli adulti lo invitano addirittura in casa per ‘’consegne a domicilio’’ e sembrano essere lontani anni luce dalla verità; ne è esempio una delle scene del film in cui due poliziotti, come colti da improvvisa illuminazione investigativa ma in realtà semplicemente desiderosi di un buon gelato fresco, decidono di chiedere informazioni al sinistro gelataio.

Riportiamo di seguito l’avvincente scambio di battute tra uno di loro e Gregory:

POLIZIOTTO: ‘’Stiamo cercando dei bambini scomparsi. Lei ne sa qualcosa?’’

GREGORY: ‘’No.’’

Il tutto mentre l’ignaro poliziotto assapora il gelato del maniaco decantandone il magnifico sapore, forse dovuto all’occhio umano che continua a rigirarsi tra i denti scambiandolo, forse, per una ciliegia o un’amarena di farcitura. Altri momenti davvero trash sono riconducibili alla spudorata pubblicità occulta che si fa in questo film alla marca di scarpe Converse, quasi onnipresenti in ogni scena, oppure alla pensata straordinaria di far passare un bambino evidentemente magro per obeso grazie ad un’imbottitura di gommapiuma che vacilla pericolosamente per tutta la durata del film.

Clint Howard, fratello del pluripremiato regista Ron, si trova a suo agio nelle vesti del maniaco, tanto da farci chiedere se, con un budget più elevato e un regista maggiormente qualificato, I gusti del terrore non avesse potuto offrirci qualcosa di più di un semplice c-movie da trasmettere in seconda serata.

Incommentabile il ruolo di Olivia Hussey (divenuta famosa grazie a Franco Zeffirelli che le diede il ruolo da protagonista nel suo Romeo e Giulietta del 1968), la sua infermiera Warton è forse il personaggio più insopportabile del film.

Ultimamente si vocifera di un sequel per il quale l’attore Clint Howard avrebbe chiesto ai fan del gelataio assassino un contributo simbolico di 1 dollaro a testa per poter realizzare la pellicola.

 

 

 

 

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