Le tre Madri

13.11.2014 21:07

 

     (Trilogia ideata da Dario Argento)

 

 

''Non so quanto mi costerà rompere ciò che noi alchimisti abbiamo sempre chiamato Silentium. L'esperienza dei nostri confratelli ci ammonisce a non turbare le menti profane con la nostra sapienza. Io Varelli, architetto in Londra, ho conosciuto le Tre Madri e per loro ho creato e costruito tre dimore: una a Roma, una a New York e l'altra a Friburgo, in Germania. Solo troppo tardi scoprii che da questi tre punti esse dominano il mondo col Dolore, con le Lacrime, con le Tenebre.

Mater Suspiriorum, Madre dei Sospiri, la più anziana delle tre, abita a Friburgo.

Mater Lacrimarum, Madre delle Lacrime, la più bella, governa a Roma.

Mater Tenebrarum, la più giovane e la più crudele, impera su New York.

Ed io ho costruito le loro sedi oscene, scrigni dei loro segreti. Madri. Matrigne che non partoriscono la vita. Sorelle. Signore degli orrori della nostra umanità.''

 

E' Varelli stesso, in un libro, a parlarci delle Tre Madri, spiegandoci tutto ma in realtà nulla, miscelando le nostre idee fino al punto di farci dimenticare cose già viste e sentite. E' la perfetta metafora del cinema Argentiano, sempre volto al colpo di scena e perfettamente in grado di sorprenderci come pochi riescono a fare.

Varelli è un architetto che forse, in affanno per la vecchiaia e la cattiva coscienza, si è voluto liberare di un segreto che lo torturava da anni, decidendo di scrivere un libro in cui rivela l'esistenza di tre donne nefaste che egli stesso ha avuto in sorte di dover servire in passato e di cui, tristemente, ha scoperto gli intrighi.

Queste tre sorelle della notte sono le protagoniste della seconda trilogia di Dario Argento, tre film accomunati da un filo logico comune ma, nonostante questo, estremamente diversi tra loro.

Argento, dopo la prima trilogia non ufficiale dedicata agli animali (L'uccello dalle piume di cristallo, 4 mosche di velluto grigio e Il gatto a nove code) e Profondo Rosso, si addentra sempre di più nel mondo del fantastico e dell'orrorifico più autentico con Suspiria, capostipite della triade filmesca pensato ed ideato insieme a Daria Nicolodi. L'attrice però, a parte un breve cameo nella scena iniziale girata all'aereoporto di Friburgo, non compare nel cast.

Cominciamo dunque a scoprire quali sono i tre film in questione.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
L'ispirazione che diede vita a questa storia si deve a Thomas De Quincey con il suo Suspiria de profundis, in cui egli racconta di un sogno fatto durante il suo soggiorno presso casa del conte Imbonati, a Milano. Egli sognò di tre donne maledette, sicuramente influenzato dalle dicerie sulla casa presso cui si trovava ospite.
Più di 120 anni dopo Dario Argento fece tesoro del sogno di De Quincey e cominciò a fantasticare su queste tre madri, ideando un triangolo degli orrori tra Friburgo, New York e Roma.
Nel sentire la storia per la prima volta si rimane un pò interdetti, sopratutto se ci si interroga sull'identità delle misteriose donne partorite dalla mente onirica di De Quincey, eppure questi tre film hanno storie separate, non hanno nessun elemento in comune a parte la presenza di una delle Madri all'interno di ciascuna pellicola.
Tre sorelle come le Muse e le Parche, spiega Argento, tre streghe padrone del vizio e della malvagità.
 
 
 
 
 
 
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