Poltergeist

 
 
I Poltergeist (il vocabolo è tedesco e significa fantasma rumoroso), presentano nella maggior parte dei casi un segno di riconoscimento inconfondibile: lasciano tracce fisiche. Il comune poltergeist che lancia oggetti dentro ad una casa li lascia dove cadono, fornendo così delle prove, in un certo senso. 
Per esempio, a Calais (Francia), nel 1964, una donna e i suoi  due bambini furono cacciati dal loro appartamento da una serie di avvenimenti terrificanti. Burro, pomodori e uova volavano per le stanze, tende ed oggetti di vestiario erano lacerati, vasellame e vasi di fiori fracassati e, come se non bastasse, la pasta dentifricia schizzava in alto a disegnare croci sul soffitto.
Come ebbe ad osservare il poeta inglese Robert Graves, scrivendo sull'argomento nel 1959, “i poltergeist rivelano in ogni luogo una spaventosa identità di comportamento, priva di humor, priva di scopo, priva di coordinazione”. Se però i poltergeist si comportano più o meno tutti allo stesso modo, entro i loro limiti riescono tuttavia in una certa varietà di effetti.
Le loro manifestazioni possono andare da rumori discreti a distruzioni violente sino al lancio decisamente pericoloso di oggetti pesanti: coltelli, acqua bollente e persino all'eccesso estremo dell'arsione.  

Il poltergeist  di indole “benigna” è spesso chiassoso e basta, limitandosi a emettere rumori come suonare campanelli, bussare e battere. Però nella stragrande maggioranza dei casi non si accontentano di battere e picchiare, ma preferiscono rumori più violenti quali spostamenti di mobili, rotture di vasellame e così via. Molto spesso gli oggetti si muovono in contrasto con tutte le leggi della natura.

Il celebre poltergeist che nel 1958 seminò la disperazione in una casa di Seaford, Long Island (caso studiato da parapsicologi della Duke University) fece scivolare lentamente delle bottiglie lungo l'orlo di un tavolo e le fece cadere davanti a due testimoni degni della massima fiducia.

Le violenze di alcuni poltergeist, lungi dall'essere prive di senso e di scopo, sembrano dirette verso membri ben specifici della famiglia perseguitata come, per esempio, nel caso del “poltergeis di Phelps” che nel 1850 ossessionò a Stratford nel Connecticut la casa del reverendo E. Phelps. Qui l'attività era connessa al figlio undicenne del reverendo, i cui abiti furono strappati e che un giorno fu sollevato da terra da una “forza invisibile” e trasportato attraverso una stanza. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel 1926 una ragaza romena di tredici anni fu ripetutamente assalita da un poltergeist  mordace che secondo testimoni oculari le lasciò sulle carni chiari segni di denti. I fenomeni la seguirono a Londra dove era stata portata per essere esaminata da ricercatori psichici. In questo caso non si ebbero lesioni permanenti e del resto solo di rado i poltergeist fanno veramente del male, nonostante il pericolo derivasse dagli oggetti pesanti che scaraventavano in aria. Fanno eccezione varie lesioni inflitte a un membro di una famiglia di Sciacca, in Sicilia, nel 1890. Tormentata da poltergeist ad un certo momento la madre fu scaraventata a terra, priva di conoscienza, da un oggetto volante.

D'altro canto il poltergeist non esita a distruggere beni materiali e si spinge persino, in qualche occasione, a incendiare la casa da cima a fondo. In anni recenti alcuni fenomeni di poltergeist sono stati analizzati da parapsicologi professionisti, come Cox o J.G. Pratt dell'università di Duke; in molti casi gli esperti si sono trovati presenti allorchè si sono prodotti alcuni fenomeni, come a Cox ad Heatville, cosicchè poterono controllare con i proprio occhi che non era un gioco o una frode. Al tempo stesso non accettarono la credenza che un poltergeist sia uno spirito invisibile. Viceversa segnalarono i due aspetti più comuni e rilevati dei casi si poltergeist: innazitutto l'attività violenta dei poltergeist, sempre capricciosa, insensata, disturbatrice ed irritante, quella che potrebbe manifestare un bambino irresponsabile, dagli istinti distruttori e forse mentalmente disturbato, durante una crisi isterica, o magari per pura cattiveria o allo scopo di attirare l'attenzione. 

In secondo luogo quasi tutte le manifestazioni dei poltergeist avvengono in case dove c'è un bambino o un adolescente. Di solito l'adolescente é di sesso femminile, è al momento della pubertà ed è almeno in parte psicologicamente turbato, o mentalmente minorato o per contrasto dotato d'intelligenza eccezionale, ma in ogni caso manifesta sintomi di isterismo. 

Evidentemente ciò lascia supporre come implicito che è il bambino mentalmente alterato a provocare i fenomeni, e gli esperti in genere sostengono che spesso il bambino sa di compiere una frode, oppure crea gli effetti inconsciamente, forse mentre si trova in stato isterico seguito da amnesia o magari mentre cammina nel sonno. Quindi come accadono questi fenomeni? Poltergeist o Telecinesi? La risposta potrebbe essere: entrambe le cose.

 

 

 

Claudio Cthulhu