Fiabe maledette

 

La maggior parte delle fiabe che mi è capitato di leggere durante l'infanzia non avevano nulla di magico o fantastico: erano semplicemente dei moniti rivolti ai bambini (e non solo) per insegnargli ad avere PAURA, racconti popolari colmi di sangue e di macabro. Qualche esempio? Cappuccetto Rosso viene divorata insieme alla dolce nonnina dal lupo (mannaro, dal momento che cammina in posizione eretta e parla), Biancaneve viene perseguitata da una pazza infanticida che si diletta di magia nera e fa di tutto per toglierle il soffio vitale, la bella addormentata si punge il dito sul fuso di un arcolaio in seguito alla maledizione di un'invidiosa fattucchiera piuttosto potente, facendo cadere in catalessi per 100 anni tutta la sua corte...

Nella letteratura europea e non, molti sono gli esempi di come la fiaba (tramandata di madre in figlio) assuma connotati horror, cruenti, di un fantastico trascendentale che poco ha a che fare con le più recenti favole Disney in cui tutto finisce bene e vige il ''...e vissero felici e contenti''. 

Nelle fiabe russe ad esempio ci sono ragazze che se ne vanno a spasso con gli occhi della propria rivale nel taschino del grembiule, streghe padrone della notte come la Baba Jaga, una vecchia che vive nella steppa da cui è meglio tenersi alla larga, povere vittime sacrificali fatte a pezzi con l'accetta per la legna e altre mille di queste nefandezze.

Nella letteratura tedesca i fratelli Grimm con il loro ''Kinder - und Hausmarchen'', ammettono di essersi ispirati ad alcuni racconti indoeuropei per scrivere le proprie favole, anche se la vicinanza con la famosa Foresta Nera li indirizzò sicuramente verso ambientazioni di tipo familiare e la loro prosa non fu certo priva di un'impronta horror piuttosto malcelata (specie in Hansel e Gretel).

(In alcuni disegni antichi la casa della Baba viene rappresentata circondata da un recinto fatto di ossa e teschi)

 

Questa sezione, come nostra abitudine, affronterà le fiabe maledette del cinema, quelle in cui, col pretesto della favola per bambini, si dava sfogo alle peggiori brutalità e scene non adatte ai minori di sempre, con buona pace della moderna censura italiana che continua ad eliminare scene clou a volte anche decisive un pò in tutti i generi di film, sforbiciando scelleratamente.

Alcuni titoli, tra cui Nel fantastico mondo di Oz (Return to Oz, seguito de ''Il Mago di Oz'' interpretato da Judy Garland e diretto nel 1939 da Victor Fleming, ndr), sono opera proprio della Disney, eppure hanno segnato una generazione di bambini con alcune delle sequenze più inquietanti di sempre: chi non ricorda la strega Mombi che, camminando nel suo bel corridoio a palazzo, sceglie la testa da ''indossare'' per l'occasione davanti ad una terrorizzata Dorothy?

Un altro manufatto Disney è Gli occhi del parco, horror in cui una superlativa Bette Davis interpreta la signora Alywood, tetro personaggio tutto da scoprire che vive in un'oscura villa circondata da un bosco, proprio come la Baba Jaga.

Incredibile pensare a come, tra gli anni '70 e '80, l'horror sia riuscito a fondersi con i racconti per ragazzi, anche se possiamo sicuramente risalire ancora indietro nel tempo fino 1937, quando Biancaneve di Walt Disney Pictures uscì nelle sale.

Ormai è nota a tutti la ferocia di questa pellicola, specie se si pensa alla scena in cui la protagonista fugge dal cacciatore e la foresta diventa per lei un incubo tremendo da cui riesce a fuggire solo svenendo. Molte delle sequenze, ovviamente disegnate a mano nei minimi dettagli, fanno ormai parte della storia della cinematografia dell'occulto, nonostante sia diventata una delle pagine più acclamate dell'impero dei classici Disney.

Anche in tv le favole si stanno fondendo all'horror, di recente messa in onda la serie Scary Tales, su Sky, in cui gli orchi, i lupi, gli stregoni e i diavoli che abbiamo tanto amato/temuto nei nostri primi libri popolano gli episodi sul piccolo schermo.

E' inoltre da menzionare Tim Burton, il grande regista di Beetlejuice e Nightmare Before Christmas, grande appassionato di Edgar Allan Poe e dell'horror più in generale, il quale lavorò in più di un'occasione per la Disney, collaborando per la realizzazione di Red e Toby e Frankenweenie.

 

 

 

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