Alejandro Amenabar, 2001

 

 

 

''Allora bambini, siete seduti comodi? Ascoltate.. Questa storia ebbe inizio molti anni fa, ma tutto si svolse solo in sette giorni. Era tutto così lontano nel tempo che la terra, gli animali e le piante non esistevano, c’era solo Dio, perciò lui è l’unico che può averle create e infatti cosi fu.''

 

Isola di Jersey, anni '40. Grace (Nicole Kidman) è una giovane donna inglese che vive sola con i suoi due bambini, Anne e Nicolas, in una splendida villa dai toni alquanto lugubri. 

Un giorno però si presenta alla porta di Grace uno strano trio, composto da un anziano giardiniere, una governante di nome Bertha Mills (Fionnula Flanagan) e una giovane muta di nome Lydia, che Grace scambia per la servitù che aveva richiesto poco tempo addietro tramite missiva. La proprietaria di casa, mostrando loro lo stato di abbandono in quale versa la proprietà, spiega che i precedenti domestici hanno lasciato la dimora di notte, defilandosi furtivamente senza neanche salutare.

Guidando i tre attraverso la casa, la donna illustra le altre regole fondamentali per una serena convinvenza, tra le quali il rispetto del silenzio e la maniacale abitudine di chiudere sempre la porta di una stanza a chiave prima di aprirne una seconda per dirigersi altrove. Motivo di questa paranoica usanza i suoi due bambini, affetti da una violenta allergia alla luce che li costringe a vivere in un'eterna oscurità, illuminati soltanto dal tenue bagliore delle candele. Nonostante appaia chiaro che Grace è una donna fredda e di carattere piuttosto rigido, i tre accettano di lavorare per lei.

Organizzata, inflessibile, severa come le donne di un tempo, Grace ha istituito un ferreo regime per i suoi due figli, i quali passano dallo studio (impartito dalla stessa Grace) a severe punizioni in un clima algido fatto di ombre e interminabili silenzi, crescendo in un ambiente fatto su misura per loro che non ammette lamentele ne eccezioni.

I tre inservienti, specialmente la sig.ra Mills, stringono un rapporto di complicità con i bambini, ma contemporaneamente al loro arrivo strani fenomeni cominciano a verificarsi nella villa, fenomeni ai quali Grace, ferma nelle sue convinzioni religiose, inizialmente non vuole credere.

Dopo l'eclettico Apri gli occhi (da cui Hollywood trasse il suo Vanilla Sky, con Tom Cruise) Amenabar riesce di nuovo a stupirci con questo scrigno di sorprese e colpi di scena che, ammettiamolo, in una sala buia fanno il loro effetto, soprattutto quando alla base della sceneggiatura troviamo un soggetto nuovo e originale che ricalca in maniera non vistosa un classico dell'800 come Il giro di vite di Henry James, fornendo però al contempo una chiave di lettura unica nel suo genere.

Bravissimi i due bambini, eccezionale la Kidman nel suo primo ruolo in un film horror che sembra esserle stato cucito addosso, come se non avesse fatto altro per tutta la vita. La sua Grace è una madre amorevole, una vera leonessa che si batte per proteggere i suoi piccoli malati, disposta a vivere in un mondo fatto di buio ed ombra pur di non far sentire soli e abbandonati Anne e Nicolas, con i quali intrattiene un rapporto di estremo amore ma anche di profonda preoccupazione, tanto da procurarsi emicranie lancinanti quasi quotidianamente.

Speciale menzione per Fionnula Flanagan che interpreta la governante, Bertha Mills. Attrice estremamente versatile, contribuisce a rendere questo film un piccolo gioiellino con una performance davvero da brivido.

 

 

 

 

Phenomena