Joe Dante (1981)

 

 

Ecco una perla nei film sulla licantropia, uno dei pochi davvero validi usciti nelle sale a proposito del tema degli uomini lupo, sfruttato più che altro per commedie horror a basso costo e filmetti da drive in.

La trama è molto semplice, un efferrato serial killer sta facendo strage di donne in una non precisata cittadina americana, lasciando uno smile adesivo sul luogo del delitto. Karen, giornalista d'assalto, decide di fare da esca e incontrare l'omicida, il quale rimane ucciso nello scontro con la polizia.

Anche se per la sua azione eroica Karen viene osannata dalla popolazione e dalle forze dell'ordine, qualcosa sembra non andare per il verso giusto, rimane infatti vittima di un forte esaurimento nervoso e degli incubi agghiaccianti prendono possesso delle sue notti.

La donna, esasperata, decide di ritirarsi con il marito in un luogo isolato dove poter superare la crisi, scegliendo a tal proposito una sperduta colonia montana di proprietà del suo psicologo, il dottor Waggner.

Ma il riposo dagli incubi non sembra giungere, inoltre Karen si convince che il marito Bill abbia intrecciato una relazione con una provocante donna del luogo di nome Marsha.

Intanto sembra che il cadavere di Eddie, il serial killer stanato dalla stessa giornalista, sia sparito misteriosamente...

Joe Dante, futuro papà dei Gremlins, firma questa pellicola nel 1981, a pochi mesi dall'uscita di Un lupo mannaro americano a Londra, forse maggiormente conosciuto ma di stampo sicuramente differente, diretto da John Landis.

La particolarità de L'ululato è da attribuire senza dubbio al trucco, che fu curato dallo stesso make-up Artist che lavorò poi per Landis e che riuscì a realizzare l'impressionante sequenza della trasformazione da uomo a lupo senza stacchi di montaggio.

Il lupo di Dante è qualcosa di inenarrabile, possiede una ferocia ed una presenza di scena quasi mistiche, è circondato da donne non certo fragili ma che sanno affrontare le situazioni in maniera razionale, anche se la sua comparsa in scena è sicuramente raccapricciante, frutto del lavoro di un'equipe valida e di un regista seriamente impegnato nel progetto, tanto da catturare l'attenzione di Steven Spielberg che gli commissionerà solo tre anni più tardi la regia di Gremlins.

 

 

 

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