Alan Parker (1987)


 

 

 

New York, 1955. Un investigatore privato, Harold Angel, viene ingaggiato da uno strano, oscuro ed enigmatico personaggio di nome Louis Cyphre per ritrovare tale Johnny Fevoret, rimasto deturpato al volto durante la guerra e del quale si sono perse le tracce. 

Cyphre sembra un tipo benestante per cui offre cifre sempre più cospicue per Harold che nel frattempo si è spostato a New Orleans per seguire le tracce di Fevoret, mostrandosi sempre più impaurito, a volte non riuscendo a capire se ciò che sta vivendo e' un incubo o la realtà, per un caso in cui non riesce a raccapezzarsi tra una miriade di morti ammazzati, sacrifici umani, sortilegi, omertà, superstizioni e tanto sesso sacrilego tra galline sgozzate ed anteriori umane. 

Alla fine scoprirà un'amarissima ed agghiacciante verità. In seguito per Angel comincerà una discesa negli inferi con uno strano ascensore, senza prima aver risposto alla polizia che gli diceva che l'avrebbe arrostito sulla sedia elettrica con le seguenti parole: ''Lo so, brucerò all' inferno per tutto questo..''

 

 

Un Bravo Mickey Rourke (nella parte di Harold Angel) come in pochi altri film, prima della parabola discendente degli anni '90. Anche De Niro da mostra di grande talento anche se per pochi minuti di apparizione (all' inizio del film ed alla fine) ne lascia lo stesso la traccia, stavolta nei panni di un Tetro personaggio. 

Spazio anche per un' attrice navigata come Charlotte Rampling nella parte di una maga che sembra essere a conoscenza del segreto di Fevoret per il quale pagherà a caro prezzo. Anche una giovane ed attraente Lisa Bonet nella parte di una ragazza madre delle favelas di New Orleans per la quale Harold Angel perde la testa fino a delle estreme conseguenze. Ottimo film, uno dei migliori d'oltroceano di fine anni '80.

Film onirico e claustrofobico che stringe la gola dello spettatore mantenendolo in uno stato d' ansia per tutta la durata del film. 

Horror con componente giallo/ thriller che la fa da padrona. Il finale del film e' un colpo di scena che lascia veramente stupiti ed a bocca aperta. Degno dei migliori Gialli di Agata Christie e racconti horror di Edgar Allan Poe.

L 'ombra del male aleggia e si respira per tutta la durata del film, in un contesto malsano di fine anni '50 come New Orleans, tra riti magici e voodoo.

 

 

 

 

Domenico d'Urso