Roman Polanski (1968)

 

 

Cosa c'è di più entusiasmante di un matrimonio e di un nuovo, stupendo appartamento al centro di New York? 

I coniugi Guy (John Cassavetes) e Rosemary Woodhouse (Mia Farrow) sono al settimo cielo: lui è un giovane attore di belle speranze, lei ha appena terminato il college. Dopo una breve ricerca prendono alloggio in uno splendido appartamento piuttosto lussuoso, meravigliandosi per il basso costo e scherzando sulle dicerie che ruotano intorno al palazzo.

Una volta sistemati, i due fanno la conoscenza dei vicini, i signori Castevet, un'anziana coppia che li accoglie con premure e gentilezze ai limiti del ridicolo; infatti, se all'inizio i giovani sposi sono contenti di avere dei vicini così affettuosi, col tempo cominciano a mal sopportare la presenza dei due anziani nella loro vita.

E' infatti intenzione dei Woodhouse avere al più presto un bambino col quale coronare il loro sogno d'amore e la poca privacy lasciata loro è senza dubbio un ostacolo al concepimento. Col tempo Rosemary si rende conto che Guy, a differenza di lei, ha legato molto con i Castevet, tanto da difenderli quando lei manifesta insofferenza per i regali e l'invadenza di Minnie (la sig.a Castevet) e assecondandoli in molte delle loro richieste, ma i veri guai cominceranno il giorno in cui Rosemary si accorgerà di essere incinta...

Visionario ed inquietante, può senza dubbio essere definito il capolavoro di Polanski, il quale si ispirò al romanzo di Ira Levin per la sceneggiatura e le tinte forti del film, adattando il libro ad una versione hollywoodiana di grande successo che ha ormai il suo posto nell'olimpo dei grandi classici del brivido.

La protagonista è proprio come ce la immaginiamo, una Mia Farrow eterea ed angelica, un'anima candida che, forse a causa della giovane età, ancora non ha imparato a dire di NO, ancora non sa mentire ne rifiutare un invito o una richiesta. Ella si fida del prossimo, è amorevole, non alza mai la voce. Eppure, man mano che la vicenda scorre sotto i nostri occhi, la vediamo cambiare, la sua mente si fa meno lucida ed in lei cominciano ad affiorare gli artigli che ogni donna, quando viene messa alle strette, possiede ed è pronta ad usare, specialmente quando in lei c'è una nuova vita da difendere.

Naturalmente il cast, impeccabile, contribuisce a rendere il film ancora più interessante; sicuramente realistica ed impressionante la figura dei Castevet, specialmente quella di Minnie, interpretata da Ruth Gordon che proprio per questo film si aggiudicò l'Oscar come miglior attrice non protagonista.

Infine, essendo Rosemary's baby un film del 1968, fu in qualche modo ''profetico'' per Polanski, il quale solo un anno dopo dovette affrontare l'immane tragedia della perdita della moglie Sharon Tate, incinta del loro primo figlio, assassinata nella loro villa di Beverly Hills con innumerevoli coltellate dai membri della setta di Charles Manson.

 

 

 

 

 

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