Dan Curtis (1976)

 

 

 

I coniugi Ben e Miriam Rolf con il figlio Davis e la vecchia zia Elizabeth decidono di prendere in affitto una villetta per trascorrere le vacanze. 

Riescono a trovarne una ad un prezzo di favore e, alla vista del maniero, rimangono sbalorditi: anche se di epoca vittoriana e non proprio messa bene, la villa è veramente enorme e circondata da un immenso parco naturale. Li accolgono calorosamente i padroni di casa, i fratelli Arnold e Roz Allardyce, che spiegano loro che per avere la casa ad un prezzo così basso (900 dollari per tutta la stagione estiva) c'è una condizione da rispettare, ossia occuparsi dell'anziana mamma dei due, che vive nell'attico. L'impegno non risulterà troppo gravoso, consistendo nel preparare i pasti e lasciarli davanti alla porta della camera dell'anziana, la quale avrebbe badato a se stessa senza avere rapporti con i nuovi inquilini. 

Ben, inizialmente, trova la faccenda un pò strana, ma la moglie troppo entusiasta lo fa cedere, accettando di occuparsi della vecchia signora in maniera esclusiva. 

Con il passare del tempo l'abituarsi alla nuova e temporanea dimora diventa per Miriam una vera ossessione, trattando tutto ciò che si trova in casa come se fosse di sua proprietà; il marito nota questo suo distacco e cade in depressione anche per via del ritorno di strani incubi che non aveva da tempo. 

I comportamenti dei coniugi diventano ancora più strani tanto che la zia Elizabeth se ne accorge e comincia a temere qualcosa, purtroppo però non riesce ad essere di aiuto in tempo.

Anche Ben, dopo l'ennesimo avvenimento inquietante, comprende che qualcosa di maligno sta minacciando la loro esistenza in quella dimora cibandosi della loro forza vitale. La casa dei loro sogni sta divenendo il loro incubo...

Tratto dal romanzo di Robert Morasco Burnt Offerings, Ballata Macabra di Dan Curtis è un ottimo film sul filone delle case infestate o possedute, a mio parere  molte altre pellicole prendono spunto da questa, la più nota è forse Shining di Kubrick ma anche AmityvilleRose Red: la casa si ciba della forza vitale delle persone che ci abitano per continuare a “vivere e crescere”, rigenerandosi alla perfezione nel rocambolesco finale che ci ricorda, per alcuni versi, gli ultimi cinque minuti di Suspiria di Dario Argento. 

Curtis, anche se con poche finanze, ci regala una pellicola degna di nota, riuscendo con dei primi piani eccellenti a trasmetterci le emozioni che vivono i protagonisti. Bellissime le atmosfere accompagnate dalle giuste colonne sonora.

A completare in bellezza il film un cast eccellente, una grande Bette Davis in un piccolo ruolo ma di spessore e Karen Black, volto noto nel cinema horror già apprezzato nei film di Lucio Fulci; molto bene anche la prova di Oliver Reed nei panni del capofamiglia. 

Nonostante le quasi due ore di durata, il film non scende mai di tono, catturando l'attenzione dello spettatore ai massimi livelli.

 

 

 

 

Claudio Cthulhu