Stanley Kubrick (1980)

 

 

 

Jack Torrance (Jack Nicholson) è uno scrittore fallito che spera di risollevarsi grazie al suo ultimo romanzo, un misterioso manoscritto che, secondo lui, dovrebbe farlo riemergere dall'anonimato e risolvere tutti i suoi problemi. Ma Jack, come ogni scrittore che si rispetti, ha bisogno di pace e tranquillità per poter lavorare al meglio, così decide di accettare il posto di guardiano invernale dell'Overlook Hotel, mastondontica struttura alberghiera sperduta tra le montagne del Colorado a più di 2000 metri d'altezza e completamente isolata dal resto del mondo.

L'Overlook, sebbene pieno di clienti durante la stagione calda, d'inverno si svuota completamente, rendendo necessaria la presenza di un custode che ne mantenga l'efficienza e impedisca al gelo e alla neve di deteriorarne le strutture.

Convinto di aver trovato un impiego d'oro seppur momentaneo, Jack decide di accettare nonostante il direttore dell'albergo lo abbia messo in guardia dal forte senso di isolamento che si proverebbe durante i rigidi mesi invernali e dall'agghiacciante massacro avvenuto 10 anni prima proprio tra quelle mura, quando il precedente custode, tale Delbert Grady, uccise a colpi d'ascia la moglie e le sue due figlie gemelle per poi suicidarsi con un fucile.

Inoltre, mentre gli viene mostrato l'hotel, Jack viene anche a sapere che questo è stato edificato sopra un cimitero indiano, senza alcuno scrupolo da parte dei costruttori. Quasi divertito e convinto che anche sua moglie troverà affascinanti queste storie dal sapore occulto, lo scrittore stringe la mano al direttore, definendo i dettagli dell'assunzione entusiasta e desideroso di cominciare al più presto.

Giunto quindi il periodo di chiusura invernale dell'albergo, Jack vi si trasferisce in compagnia della moglie Wendy (Shelley Duvall) e del figlio Danny, introverso bambino dotato di straordinarie doti extrasensoriali.

Al loro arrivo vengono accolti dal cuoco, Dick Hallorann, che mostra la dispensa a Wendy e si offre di accompagnare Danny a prendere del gelato. In realtà Hallorann, anch'egli sensitivo e accortosi immediatamente dei poteri di Danny, vuole mettere in guardia il bambino da tutte le cose orrende che potrà vedere durante il suo soggiorno forzato nell'albergo, raccomandandogli inoltre di non entrare mai e per nessun motivo nella stanza 237.

Preso alloggio e rimasti finalmente soli, i tre componenti della famiglia cercano di adattarsi, ciascuno a modo suo, all'isolamento che la loro nuova condizione comporta, cercando anche di trasmigrare l'ambiente domestico in quell'immensa e sconfinata struttura che è l'Overlook Hotel. Così, mentre Jack passa le sue giornate alla macchina da scrivere, Wendy e Danny cominciano ad esplorare l'edificio e la proprietà circostante, facendo innumerevoli passeggiate, anche all'interno dell'enorme labirinto di siepi astante l'albergo.

Con l'arrivo della neve e dei primi contrattempi però qualcosa comincia a cambiare, Danny comincia a percepire una crescente atmosfera d'ansia e molti dei fatti anticipati da Hallorann trovano conferma nelle sue visioni..

Realizzato nel 1980 tra USA e Inghilterra, questo capolavoro del cinema horror non sembra di certo dimostrare i suoi 35 anni (cosa che non si può di certo dire degli altri lavori di Kubrick, molto più arzigogolati e pomposi), viene infatti indicato spesso come ''l'horror per eccellenza'', secondo solamente a L'Esorcista di Friedkin. 

Maniacale anche stavolta il lavoro del regista, il quale costrinse la sua segretaria a mesi di lavoro per battere a macchina la famosa frase che appare nel film: ''All work and no play makes Jack a dull boy'' (nella versione italiana ''Il mattino ha l'oro in bocca'') e proiettò per l'intero cast Eraserhead, la mente che cancella di David Lynch più volte a settimana, cercando di trasmettere angoscia ed ottenere un effetto più tetro dalla recitazione degli attori.

Ma il soggetto di Shining, come sappiamo, è tratto da un best seller di Stephen King, il quale non fu molto soddisfatto della trasposizione kubrickiana della sua opera, lamentandone le innumerevoli dissomiglianze, a volte anche notevoli, come ad esempio il completo stravolgimento del personaggio di Wendy, che King aveva reso sicuramente meno accondiscendente. 

CURIOSITA'
Il Timberline Lodge, il vero Overlook Hotel, chiese a Kubrick di cambiare il numero della stanza degli orrori da 217 (come riportato nel romanzo) in 237, allo scopo di evitare che la gente, spaventata dal film, rifiutasse di entrarci. Successivamente all'uscita nelle sale moltissimi clienti del Timberline chiesero di poter pernottare proprio nella 237, ma non fu possibile in quanto nella realtà non esisteva nessuna camera con quel numero.

Alcune delle sequenze iniziali mostrano le montagne del Colorado mentre Jack intraprende il suo viaggio verso il colloquio. Parte di queste scene verranno utilizzate due anni dopo da Ridley Scott per l'epilogo di Blade Runner, altro indiscusso capolavoro della cinematografia americana degli anni '80. Inoltre l'attore che interpreta il barista Loyd, ossia Joe Turkel, non è altri che il presidente della Tyrell Corporation nel medesimo film di Scott.

Nella versione italiana Jack  Torrance venne doppiato da uno straordinario Giancarlo Giannini, il quale ricevette anche una lettera da Kubrick che si complimentava per l'ottimo lavoro svolto nel dare la voce al protagonista del suo Shining.

 

 

 

 

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