Jaume Collet-Serra (2009)

 

 

Dopo un doloroso aborto la timida Kate (Vera Farmiga), ex alcolista, decide di comune accordo con il marito di adottare un terzo figlio, Esther (Isabelle Fuhrman), una dolce ed educata ragazzina notata durante una visita all'orfanotrofio. I modi di Esther, sofisticati e maturi, catturano immediatamente le simpatie della coppia, così la bambina, che ha 12 anni e viene dalla Russia, viene portata a casa.

Giunti a destinazione l'algida Esther viene presentata ai suoi nuovi fratelli, Daniel e la piccola Max, che è sorda.

Mentre Daniel non riesce ad accettare l'arrivo della nuova sorellastra, Max, più docile e remissiva, lega subito con Esther, tanto da difenderla per buona parte della vicenda.

Inutile rivelare quanto la piccola Esther sia lontana dall'essere una figlia modello, specialmente quando, per coprire la sua vera natura, sarà costretta ad uccidere..

Sorprendente prova del regista Serra che riesce a scovare un'attrice bambina talmente talentuosa da ricordarci la giovane Jennifer Connelly in C'era una volta in America e Phenomena. La giovane Isabelle Fuhrman, astro nascente della Warner Bros, sovrasta tutti i comprimari e forse anche la sceneggiatura stessa, la trama è infatti di scarso interesse ma si lascia guardare per l'ottima prova di questa giovane attrice.

Il filone dei bambini ''cattivi'' ci porta alla memoria film come Il presagio (The omen) del 1976, Pet Sematary del 1989, o Villaggio dei dannati di Carpenter del 1995, eppure in questo caso sembra esserci qualcosa in più, una voglia di dare spettacolo che ultimamente sta venendo a mancare nel mondo dell'horror, un ritorno alla voglia di stupire con sequenze inaspettate e sconvolgenti.

Nonostante le numerose critiche, Orphan è stato un film in qualche modo ''riuscito'', perchè rimane scolpito nella memoria grazie ad una regia vigile e ad una trama piuttosto sconvolgente rispetto a ciò che ci si aspetterebbe normalmente da un film del genere. 

Colpo di scena finale ben sopra la media.

 

 

 

 

Phenomena